martedì 15 marzo 2011

SPRECHI DI RISORSE PUBBLICHE....E INTANTO GLI AUTOBUS NON PASSANO...

Autobus comprati, mai utilizzati, per cui si deve pagare pure il parcheggio, con la carenza di corse e di autobus, sopratutto, nelle periferie di Roma, tra ATAC e AMA, centinaia di milioni di euro di soldi pubblici, prelevati dalle nostre tasche di cittadini, di lavoratori, buttati per materiali mai utilizzati, una gestione dissennata, e non è un pericoloso sovversivo che denuncia queste cose, ma la Corte dei Conti!


Corte dei conti: nel Lazio sprechi dell'amministrazione per 320 milioni

 

Il viceprocuratore generale Silvestri: «Interessi privati nella Sanità. Ama e Atac, danni per 17 milioni di euro


LA DENUNCIA
Corte dei conti: nel Lazio sprechi dell'amministrazione per 320 milioni
Il viceprocuratore generale Silvestri: «Interessi privati nella Sanità. Ama e Atac, danni per 17 milioni di euro
ROMA - «Nel 2010 la Guardia di Finanza ha segnalato danni per circa 320 milioni di euro, in particolare vanno menzionate le indagini che hanno consentito di porre in evidenza sprechi ingentissimi in tema di spesa sanitaria». Lo ha detto il vice procuratore generale della Corte dei conti del Lazio, Pio Silvestri, intervenendo alla cerimonia di apertura dell'anno giudiziario 2011 denunciando che in alcune vicende della sanità del Lazio «l'interesse privato ha assunto caratteri truffaldini, e talora francamente prevaricanti, in pregiudizio del pubblico interesse».
SANITA' - Per la spesa sanitaria sono stati citati degli esempi. «Alcuni casi sono la clinica San Raffaele di Velletri e la società Clinilabor- ha spiegato il presidente della Cotre dei Conti Salvatore Nottola- Per quest'ultimo caso si trattava di una truffa relativamente semplice ma efficace che consisteva nell'accollare all'Asl prestazioni sanitarie effettuate da strutture non accreditate». Per la clinica San Raffaele, invece, Nottola ha parlato di «frode di dimensione colossale». E non mancano, continua la relazione, «casi di pura e semplice appropriazione di beni pubblici come nel caso di una Ipab, il Sant'Alessio Margherita di Savoia per i ciechi» ed altri «episodi di truffa come le appropriazioni di denaro in pregiudizio alla Asl Rm C».
ATAC e AMA - In tema di sprechi e inefficienze contabili, il viceprocuratore generale della Corte dei Conti del Lazio, Pio Silvestri, nel corso della sua relazione all'inaugurazione dell'anno giudiziario, non ha mancato di segnalare alcune vicende riguardanti le società romane a partecipazione pubblica Atac a Ama. «Esemplari - ha detto - sono le vicende dell'acquisto, per importi ingentissimi, di materiali mai utilizzati. I danni accertati per l'Ama superano complessivamente la somma di 8 milioni di euro e conseguono alla mancata utilizzazione di costose apparecchiature di lavaggio-cassonetti e di mezzi cosiddetti Kamoto, che sono moto per la raccolta delle deiezioni canine. Non si ha idea dell'effettiva utilità di siffatte attrezzature, anche perchè, malgrado la spesa abbastanza ingente, nè abitanti nè turisti che si aggirano per Roma ne hanno sinora tratto un qualche miglioramento in termini di maggiore pulizia delle strade cittadine». Molto più ingenti sono i danni accertati «in pregiudizio dell'Atac per l'acquisto di 74 tram e autobus o del tutto inutilizzati o solo parzialmente utilizzati in ragione di ripetuti guasti di origine strutturale ovvero per l'inadeguatezza dei mezzi rispetto alle strutture rotabili». Secondo Silvestri, si è trattato di una spesa di circa 260 miliardi di lire, con danni accertati che superano i 9 milioni di euro «e si correlano alla non utilizzazione dei 'jumbo-tram', parcheggiati i quel di Colleferro al costo di 15mila euro all'anno, e alla non utilizzazione di circa il 30 per cento dei mezzi acquistati». Nel corso delle indagini condotte dall Corte dei Conti nel 2010, «ci sono casi di sprechi e inefficienze come quello degli acquisti di materiale poco o nulla utilizzato da parte di Ama e Atac, mentre per la societa’ Trambus si deve segnalare la recentissima sentenza di condanna relativa al pagamento da parte della società di una sanzione comminata dall’Antitrust per la stipula di intese restrittive della concorrenza in materia di trasporto pubblico locale».
red. on.
02 marzo 2011
fonte : Corriere della Sera

1 commento:

  1. Questa mattina ho atteso il 905 (o il 915) alla fermata di Casal Selce per 30 minuti, dalle 08:20 alle 08:50 e non e' una novita'.
    04 marzo alle ore 16.05 · Mi piaceNon mi piace più.

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