mercoledì 30 marzo 2011

COORDINAMENTO MOVIMENTO PER ROMA MUNICIPIO18 CON L'ISTITUTO SANTA LUCIA

Il 29/3/2011 il Movimento per Roma, tra cui alcuni rappresentanti del18^ Municipio, ha partecipato, insieme ai sindacati e ad altre forze, al corteo e alla manifestazione contro la chiusura dell’Ospedale Santa Lucia, struttura di avanguardia nel campo della riabilitazione motoria e delle neuroscienze, con funzioni sia sanitarie, che di ricerca, a causa dei tagli alla Sanità imposti da recenti provvedimenti della Regione Lazio. Il corteo è partito dall’ingresso dell’Ospedale ed è terminato davanti alla sede della Regione Lazio. La partecipazione è stata ritenuta doverosa per salvaguardare il diritto alla salute dei cittadini, sancito sulla Costituzione e reso sempre meno effettivo da tagli, inefficienze e sprechi, per preservare posti di lavoro e per non mandare disperso un patrimonio di conoscenze e competenze difficilmente ricostruibile. Quanto al diritto alla salute, va detto che questa struttura fornisce cure e servizi, nel campo della riabilitazione motoria, che difficilmente possono essere forniti da altre strutture nella Regione, e quindi i pazienti sarebbero costretti ad andarsi a curare anche molto lontano dalla propria residenza, né vanno dimenticati tutti gli allievi che frequentano i corsi all’interno dell’Istituto, e che si troverebbero a dover andare altrove a terminare i propri studi. Non è possibile, quindi, che la necessità di tagli debba andare ad incidere sempre sui servizi sociali, sulla scuola, sulla sanità, e mai sui privilegi, sulle poltrone, che si moltiplicano a dismisura, proprio nei giorni in cui la città di Roma viene offesa dalle recenti cronache denominate Parentopoli (assunzioni senza concorsi nelle aziende pubbliche di parenti e amici), Affittopoli (case popolari o, comunque, di proprietà pubblica date in affitto, o vendute con aste fittizie per due soldi a politici e miliardari, e tante volte le due categorie coincidono, e in cui si è tentato l’ennesimo colpo di mano con il decreto Millepoltrone (tentativo del Comune di Roma di fare approvare emendamento che faceva nuovamente lievitare il numero dei consiglieri comunali e assessori e delle indennità di quelli municipali). Tutto questo accade in un periodo in cui anno dopo anno, addizionale dopo addizionale, la tassazione raggiunge livelli scandinavi, e in cui l’innalzamento progressivo e inarrestabile del fisco locale non viene accompagnato da una riduzione di quello nazionale, ma piuttosto da un ulteriore aumento di quest’ultimo, fino a raggiungere livelli insostenibili e a delineare un vero e proprio Stato ed una imposizione paralleli a quello centrale, e la cui contropartita sono ospedali che chiudono, scuole e monumenti che crollano e servizi pubblici locali che definire carenti è un eufemismo. Si taglia sulla salute, sulla scuola e sulla ricerca che dovrebbero essere il nostro futuro, sulla cultura, che dovrebbe costituire uno dei settori chiave della nostra economia, il tutto con una miopia, un’assenza di visione e di lungimiranza, veramente sconfortanti.

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