sabato 5 marzo 2011

AREA VIA CASAL SELCE - PANTAN MONASTERO - LE PROPOSTE DEL MOVIMENTO PER ROMA

Ormai da tempo il Movimento per Roma denuncia lo stato di degrado delle infrastrutture della Capitale, in particolare le strade, specie nelle periferie, non risultano più adeguate alla realtà dei quartieri densamente popolati e ad una mobilità sempre più accentuata, nella assoluta insufficienza di trasporto pubblico.
Una situazione di pericolo, oltre che di degrado, è quella determinatasi in Via Casal Selce, nella periferia nord ovest di Roma. Premettiamo che le forti carenze del servizio di trasporto pubblico, eccessivi ritardi anche nelle ore in cui le strade sono meno trafficate, e l'assenza del suddetto servizio in alcune strade della zona ormai densamente popolate, obbligano gli abitanti del luogo a utilizzare il proprio mezzo per tutte le esigenze quotidiane: recarsi al lavoro, portare i figli a scuola,fare la spesa, cosicchè il traffico risulta congestionato per buona parte della giornata, con pesanti ricadute in termini di inquinamento, stress e pericolo di incidenti.
L'incrocio fra Via Giuseppe Lazzati e Via Casal Selce, rappresenta una fonte di pericolo costante, per essere posizionato nel mezzo di una curva, per l'assenza di segnaletica, e per la presenza di alberi, nonché per l’assenza di vigili urbani. Il problema potrebbe essere in parte risolto mediante una rotatoria segnalata, con dissuasori per la velocità che porterebbe il duplice beneficio di rendere più fluido il transito dei veicoli e di diminuire il rischio di incidenti, dato che l'immissione in Via Casal Selce da Via Lazzati risulta ora veramente a rischio tamponamenti.
Altro problema della via è lo storico ponticello sulla limitrofa Via di Pantan Monastero, laddove la strada si fa più stretta, con la presenza di una curva, e oltretutto pure di un dosso. Qui la via è percorribile in ambedue i sensi di marcia, con rilevante rischio di incidenti, e sicuramente di code, derivanti dal restringimento della carreggiata. La soluzione più drastica sarebbe ricostruire completamente il ponte, allargando la carreggiata, eliminando o riducendo il dosso, per aumentare viabilità e sicurezza, in mancanza, almeno un semaforo potrebbe se non altro diminuire il pericolo di incidenti.
Risulta evidente che tali strutture sono state pensate e costruite in epoche lontanissime dalle nostre, quando le automobili quasi non esistevano, ma comunque la zona risultava in qualche modo popolata, come testimonia anche l'anno riportato sulla altrettanto storica fontana di Via di S. Seconda: 1888. E' passato oltre un secolo, la sconfitta di Adua, Giolitti, due guerre mondiali, il fascismo, la resistenza, la ricostruzione, ecc., e certi problemi rimangono sempre lì sul tappeto, si tratti della Salerno-Reggio Calabria, o di interventi più modesti come quelli sopra prospettati.
Tutto questo produce disaffezione nelle istituzioni, per colpa di chi le rappresenta ed impersona, personaggi arroganti e coperti da scandali, e oramai lontanissimi dalle esigenze della gente e dal comune sentire. Tutto questo è dannoso e pericoloso, perchè non dobbiamo dimenticare che dal corretto funzionamento delle istituzioni democratiche dipende il nostro futuro, la nostra libertà.
E allora non dobbiamo perdere la fiducia, il nostro impegno, come Movimento per Roma è diretto non solo a stimolare le amministrazioni a perseguire correttamente le proprie finalità, e a risolvere i problemi del territorio ma, modestamente, anche a fare il possibile per riportare nei cittadini la fiducia nelle istituzioni e nella democrazia, perchè non è vero che "tutti sono uguali e che tutti rubano nella stessa maniera", perchè non vogliamo annegare in un qualunquismo che abbiamo visto troppe volte portare a conseguenze irreparabili.
Ciò si deve certamente ritenere un obiettivo ambizioso, forse irraggiungibile, che va certo al di là del problema della buca nella strada o delle strisce scolorite, ma è bello anche sognare, to have a dream, qualche volta, perchè noi un sogno ce l'abbiamo ancora, nonostante tutto.






Ponticello di Pantan Monastero, vedendo la foto ci si rende conto del pericolo per la viabilità e dell'inadeguatezza dell'infrastruttura viaria...

‎... di notte poi, dà i brividi, sembra il ponte che portava alla Casa di Sam Raimi...

Nessun commento:

Posta un commento