venerdì 13 maggio 2011

FINALMENTE QUALCOSA SI MUOVE A CASAL SELCE

Dopo le richieste del Movimento per Roma relative a piccoli e grandi problemi di questo quartiere, finalmente qualcosa si comincia a vedere, con l'interessamento del Municipio per i problemi di Via Candiolo e della pericolosità di Via Casal Selce. L'11 maggio si è svolto un sopralluogo da parte del vicepresidente commissione lavori pubblici Vincenzo Moccia e di alcuni tecnici, che hanno effettivamente riscontrato alcune situazioni critiche, con disponibilità a risolvere in tempi ragionevoli, anche se per alcuni aspetti c'è la necessità di intervento del Comune e dell'ACEA. Per quanto riguarda gli autovelox, dopo aver sperimentato quelli mobili, sempre su nostra segnalazione, c'è ora l'interessamento per l'installazione di autovelox fissi, per cui esiste comunque il problema dei costi di installazione, ma si dovrebbe anche tenere conto del fatto che essi costituiscono una fonte di entrata, non si comprendono, in questo caso, le maggiori difficoltà di intervento, è stata fatta anche l'ipotesi di installazione di rilevatori di velocità. In ogni caso, il solo fatto che se ne cominci a parlare può essere considerato un utile deterrente ad evitare comportamenti irresponsabili da parte degli automobilisti. Qualcosa si muove, quindi, e non possiamo che esserne contenti, anche se occorre impegno continuo e non si deve mollare la presa per la soluzione di problemi come questi che ci stanno particolarmente a cuore, perchè riguardano la collettività, e non le solite poche persone che hanno la fortuna di poter stare a contatto coi potenti.

domenica 8 maggio 2011

AUTOBUS A ROMA: CHI L’HA VISTO? ATAC: AGENZIA PER L’IMMOBILITA’

Si avvicina la fine della primavera e, come ogni anno, gli sventurati utenti del trasporto pubblico devono prepararsi psicologicamente a lunghe attese, specie per quanto riguarda le linee di autobus, e in special modo per quelle periferiche, per cui ci sono, peraltro, poche alternative. Anche per le metropolitane e le linee ferroviarie metropolitane (FM) si avranno riduzioni di frequenza, che incideranno sui tempi di viaggio di molti utenti comunque costretti ad usare i mezzi. Per le linee FM ciò significherà attese anche di mezz’ora, per andare, magari, da Valle Aurelia a Balduina, o a Monte Mario, il che francamente pare eccessivo.
Questo rappresenta un ennesimo aggravio di una situazione che, già nei mesi precedenti non è certo rosea: talvolta ci è capitato di attendere, ad esempio il 628 a Piazzale Flaminio anche oltre mezz’ora, senza capire cosa fosse successo, e poi disperati prendere la Metro A (che, in qualche modo, è l’unica certezza), tornare a Cornelia, e arenarsi di nuovo nell’attesa del 791. E stiamo parlando, comunque, di linee urbane, si può capire quali sacrifici e stress possa costare dovere attendere le linee ultraperiferiche, quelle i cui numeri iniziano con lo zero, per intendersi.
Tutto questo appare scandaloso, se si pensa alle recenti cronache, non solo relative a Parentopoli e alle assunzioni facili (facili per qualcuno, impossibili per tutti gli altri), ma anche alla notizia relativa all’acquisto di molte vetture lasciate inutilizzate, e per cui l’ATAC deve anche pagare il parcheggio, e a tutti gli sprechi e le irrazionalità delle gestioni di ogni colore.
Tutto questo è stato sempre denunciato dal Movimento per Roma, che ha fatto della salvaguardia della legalità, della lotta agli sprechi e alla corruzione, e della difesa dei diritti dei cittadini il proprio fondamentale obiettivo, e i fatti hanno dato ragione alle argomentazioni di Michele Baldi, come anche dimostrato dai continui avvicendamenti ai vertici dell’ATAC, e se si parla di AMA e di altre aziende, il discorso cambia poco.
Nonostante tutto, noi continuiamo a sperare in una Città futura, in cui i vertici delle Istituzioni e della aziende pubbliche pensino un po’ meno a sistemare le cubiste e i parenti di politici e amici, e un po’ di più ai cittadini che rimangono a piedi, oltretutto con la macchina in garage perché i parcheggi non ci sono, e se ci sono sono chiusi, come quello ormai chiuso da dieci anni presso Circonvallazione Cornelia, costato 35 milioni di euro: cornuti e contenti!