domenica 8 maggio 2011

AUTOBUS A ROMA: CHI L’HA VISTO? ATAC: AGENZIA PER L’IMMOBILITA’

Si avvicina la fine della primavera e, come ogni anno, gli sventurati utenti del trasporto pubblico devono prepararsi psicologicamente a lunghe attese, specie per quanto riguarda le linee di autobus, e in special modo per quelle periferiche, per cui ci sono, peraltro, poche alternative. Anche per le metropolitane e le linee ferroviarie metropolitane (FM) si avranno riduzioni di frequenza, che incideranno sui tempi di viaggio di molti utenti comunque costretti ad usare i mezzi. Per le linee FM ciò significherà attese anche di mezz’ora, per andare, magari, da Valle Aurelia a Balduina, o a Monte Mario, il che francamente pare eccessivo.
Questo rappresenta un ennesimo aggravio di una situazione che, già nei mesi precedenti non è certo rosea: talvolta ci è capitato di attendere, ad esempio il 628 a Piazzale Flaminio anche oltre mezz’ora, senza capire cosa fosse successo, e poi disperati prendere la Metro A (che, in qualche modo, è l’unica certezza), tornare a Cornelia, e arenarsi di nuovo nell’attesa del 791. E stiamo parlando, comunque, di linee urbane, si può capire quali sacrifici e stress possa costare dovere attendere le linee ultraperiferiche, quelle i cui numeri iniziano con lo zero, per intendersi.
Tutto questo appare scandaloso, se si pensa alle recenti cronache, non solo relative a Parentopoli e alle assunzioni facili (facili per qualcuno, impossibili per tutti gli altri), ma anche alla notizia relativa all’acquisto di molte vetture lasciate inutilizzate, e per cui l’ATAC deve anche pagare il parcheggio, e a tutti gli sprechi e le irrazionalità delle gestioni di ogni colore.
Tutto questo è stato sempre denunciato dal Movimento per Roma, che ha fatto della salvaguardia della legalità, della lotta agli sprechi e alla corruzione, e della difesa dei diritti dei cittadini il proprio fondamentale obiettivo, e i fatti hanno dato ragione alle argomentazioni di Michele Baldi, come anche dimostrato dai continui avvicendamenti ai vertici dell’ATAC, e se si parla di AMA e di altre aziende, il discorso cambia poco.
Nonostante tutto, noi continuiamo a sperare in una Città futura, in cui i vertici delle Istituzioni e della aziende pubbliche pensino un po’ meno a sistemare le cubiste e i parenti di politici e amici, e un po’ di più ai cittadini che rimangono a piedi, oltretutto con la macchina in garage perché i parcheggi non ci sono, e se ci sono sono chiusi, come quello ormai chiuso da dieci anni presso Circonvallazione Cornelia, costato 35 milioni di euro: cornuti e contenti!


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