domenica 28 agosto 2011

ASSEMBLEA PUBBLICA PER IL PARCO DELLA CELLULOSA – 30/07/2011



Durante la mattinata del 30 luglio 2011, nell’edificio all’ingresso del Parco della Cellulosa a Casalotti, in una sala piena di gente (3-400 persone circa, di cui molte all’esterno), si è tenuta l’assemblea pubblica per il Parco della Cellulosa. La partecipazione dei cittadini è stata molto ampia e sentita, a testimonianza dell’importanza... del problema e della centralità che ha acquisito il Parco in questo quadrante della Città.
Tutti coloro che hanno seguito lo sviluppo dei quartieri (una volta borgate) Casalotti, Selva Candida, Selva Nera, ecc., e la progressiva sostituzione dei campi e dei prati della nostra infanzia con palazzine e centri commerciali, possono capire appieno la rilevanza che ha, per la zona, l’esistenza di un Parco, anzi, di un “Monumento Naturale” come quello dell’ex complesso della Cellulosa.
La notizia della scadenza del contratto di comodato fra l’Ente proprietario e il Comitato per il Parco della Cellulosa, senza che ancora, a distanza di diversi anni, il Comune avesse provveduto all’acquisizione delle aree, ha preoccupato non poco la popolazione.
I presenti erano tutti preoccupati anche perché il Parco costituisce un “polmone verde” di eccezionale consistenza e qualità, con alberi di alto fusto e numerosi altri tipi di vegetazione che sono assolutamente da salvaguardare, insieme ad alcuni manufatti e testimonianze di valore storico, che costituiscono reperti della cosiddetta archeologia industriale da recuperare e da preservare. Ricordiamo, infatti, che un tempo, operava nell’area l’Ente Nazionale Cellulosa e Carta, creato durante il fascismo e che ha svolto attività di sperimentazione nel campo degli alberi e della cellulosa, per l’utilizzo degli stessi per la produzione di carta.
Ora nell’area è presente l’Istituto Sperimentale di Protezione e Ricerca Ambientale, i cui edifici stanno per essere dismessi, ed è assolutamente da sostenere e da prendere in considerazione l’idea di utilizzarli per stabilirvi, fra l’altro, un Istituto scolastico superiore, che da sempre manca nella zona, costringendo migliaia di studenti a migrare in quartieri limitrofi per potere studiare, con aggravio di stress, spesa e traffico.
E’ emerso, inoltre che, scaduto il contratto di comodato il Comitato non avrebbe più titolo ad occuparsi dell’area e quindi la struttura rischia seriamente la chiusura, facendo venire meno, non solo la salvaguardia delle specie vegetali, ma anche un importante luogo di aggregazione e socializzazione a disposizione dei quartieri.
E’ stato ricordato, infatti, che è stato per la caparbietà, la tenacia e lo spirito civico di un gruppo di persone, che col passare del tempo si è ingrandito, che Casalotti ha potuto coronare il sogno di avere un parco pubblico. Grazie ai volontari è stato possibile prendere in carico le aree, ripulirle, renderle accessibili e vigilare su di esse, per circa 3 anni dall’apertura. Molti problemi rimangono da risolvere: la bonifica dell’Eternit, la protezione delle piante dalla processionaria, e servono anche molte risorse per la manutenzione, a regime si calcola un costo di circa 100-120.000 euro l’anno, una volta acquisite le aree c’è anche la possibilità di creare qualche posto di lavoro proprio per la manutenzione del parco.
Numerosi sono stati gli interventi dopo il discorso di apertura del Presidente del Comitato, sia di rappresentanti delle istituzioni, sia di cittadini, e tutti hanno convenuto circa la necessità di un’ampia mobilitazione per far sì che il Comune superi gli ostacoli burocratici e si arrivi all’acquisizione dell’area per consegnarla ai cittadini di Casalotti. A settembre questo argomento, insieme a quelli della viabilità e del trasporto pubblico, saranno portati all’attenzione delle Istituzioni preposte al governo del territorio e alla soluzione dei problemi dei cittadini.

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