venerdì 3 giugno 2011

IL MUNICIPIO E IL GRUPPO VIGILI URBANI AL SOPRALLUOGO RICHIESTO DAL MOVIMENTO PER ROMA XVIII PER VIA PIO IX – IL PUNTO SULLA SITUAZIONE DI CASAL SELCE

Questa mattina si è tenuto il sopralluogo in Via Pio IX, richiesto dal Movimento per Roma, con la presenza di cittadini residenti, di un consigliere del XVIII Municipio e di d...ue esponenti del Comando dei Vigili Urbani del XVIII Gruppo, sul problema delle protezioni dei pedoni, del divieto di sosta in zona rimozione e del rischio di incidenti in prossimità della piazza omonima, a causa della sosta selvaggia sulle strisce pedonali, in zona rimozione e perfino nel bel mezzo della piazza. Rischio che più di una volta si è concretato, sia a danno di auto, che di ciclomotori in transito.
La soluzione delle protezioni parapedonali a partire dall’incrocio con Via del Forte Boccea sarà valutata, anche per verificarne la compatibilità tecnica con il codice della strada, ma forse sarà possibile realizzarla, dato che per una parte del tratto essa è già presente. Allo studio è anche la possibilità di trasformare la circolazione da doppio senso a senso unico, a salire verso la piazza: l’unica cosa sicura è che non è possibile lasciare le cose come sono, perché ora regna il caos e il pericolo è veramente dietro l’angolo. Le autorità competenti sono state informate che i cittadini attendono fiduciosi, soprattutto perché sono in corso dei lavori nella via, come preventivato da Municipio, e questa è l’occasione anche per risolvere gli ulteriori problemi prospettati.


Con l’occasione si è tornati a sollecitare la soluzione dei tanti problemi, grandi e meno grandi, di Via Casal Selce, e delle zone limitrofe. Dopo aver tristemente constatato che tutte le questioni segnalate, il lampione, il tombino, ecc., non sono state risolte, si è tornati a richiedere spiegazioni: al di là della questione delle opere a scomputo e dello scaricabarile fra istituzioni cittadine e costruttori per quanto riguarda gli interventi e la manutenzione, si è tornati a chiedere un intervento immediato, per rispetto dei cittadini che pagano le tasse e hanno diritto a vivere in una città più dignitosa, senza rischiare di sprofondare in un tombino con la macchina, o di venire investiti dalle auto in corsa all’interno del centro abitato. Altro problema di V. Casal Selce, oltre a quelli di più limitata portata, e comunque non risolti, è quello della pericolosità della strada, della mancanza di rotatorie, ecc. Per quanto riguarda la rotatoria di V. Lazzati sarebbe stata adombrata una difficoltà nella realizzazione per problemi connessi alla proprietà dell’area dove dovrebbe essere realizzata. Anche per gli interventi sul ponte tra v. di Casal Selce e V. di Pantan Monastero siamo ancora in attesa. L’unico problema parzialmente risolto è quello degli autovelox mobili, perché pare che per quelli fissi occorra autorizzazione prefettizia, ecc., e neppure dei dissuasori si potrebbe parlare, dato che la strada è di “grande viabilità”. A breve, quindi, si prefigura l’organizzazione di forme di protesta, comunque civili, e per le quali chiediamo fin da ora la mobilitazione di tutti i cittadini.

Insomma, tra rimpalli fra Dipartimenti comunali e Municipio, regole del codice della strada che non permetterebbero questo o quello, e poi il sistema delle opere a scomputo per cui, per tempi lunghissimi non si riesce a capire chi debba intervenire per la manutenzione di opere, che sono oltretutto fatte male, sembra di lottare contro i mulini a vento. Oltretutto, con la perversione del cosiddetto federalismo si sono creati cinque livelli di governo che si intralciano l’un l’altro e si coprono l’un l’altro, quando si tratta di non fare nulla, niente di meglio che creare un intreccio di competenze in modo che il cittadino debba pagare le tasse cinque volte, fra addizionali, compartecipazioni, imposte provinciali che sono come il prezzemolo, nel senso che stanno dappertutto, per pagare province che realizzano interventi risibili, e non avere nulla in cambio. L’esasperazione è tanta che qualcuno potrebbe arrivare a rimpiangere il Podestà: almeno si sapeva di chi erano responsabilità e competenze, e soprattutto, la tassazione era infinitamente meno pesante.Mostra altro

 

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